Il lipedema è una patologia molto diffusa, ma poco conosciuta. Molto spesso le pazienti ricevono una diagnosi di lipedema dopo aver vagato per molto tempo da uno specialista all’altro, tentando terapie farmacologiche, diete, attività fisica, trattamenti non adeguati, che peggiorano le condizioni cliniche, allungando i tempi e aumentando la frustrazione e la demotivazione.
Non è semplice diagnosticare il lipedema, spesso viene scambiato per accumulo di tessuto adiposo legato a cattive abitudini alimentari e di stile di vita. Nel momento in cui si ottiene una diagnosi, però, si può iniziare a fare qualcosa. Ci sono trattamenti di vario genere. Si tratta di un ambito clinico ancora poco battuto, che ultimamente sta ricevendo attenzione. La ricerca sta andando avanti e per fortuna stanno nascendo realtà che raccolgono e accolgono le pazienti, sostenendole nel loro percorso terapeutico.
In Italia non esistono linee guida sul lipedema. Per il momento si fa affidamento alle linee guida di altri paesi europei (Olanda 2014, Germania 2015, Regno Unito 2017) e al documento di consenso del primo Congresso Internazionale sul Lipedema di Vienna (Giugno 2017).
In questo articolo vi raccontiamo cosa prevedono i nostri percorsi terapeutici per il trattamento del lipedema.
Il percorso terapeutico inizia con una visita di VALUTAZIONE. Durante la visita ascoltiamo la paziente, le facciamo una serie di domande relative alla sua storia clinica e alle sue abitudini. Le chiediamo se qualche altra componente della sua famiglia soffre di lipedema. Ci facciamo raccontare come ha avuto la diagnosi e qual è stato il suo iter terapeutico. Far sentire la paziente a suo agio ed in un luogo sicuro, dove ciò che racconta non viene giudicato ci permette di gettare le basi per una sana relazione terapista-paziente.
La valutazione prevede:
– Anamnesi
– Misurazione degli arti inferiori e superiori e della circonferenza del punto vita
– Peso
– Altezza
– Fotografie (davanti, lato, lato, dietro)
– Osservazione (della cute, degli arti, di tutto il corpo)
– Palpazione (dolore?)
– Segno di Stemmer
– Segno della fovea
Attualmente non esiste un trattamento specifico che curi il lipedema. Come fisioterapisti specializzati nel campo linfologico, proponiamo percorsi terapeutici che aiutino le pazienti a controllare i sintomi e a ridurre la progressione della malattia, per migliorare la qualità della vita e rendere la paziente autonoma.
I nostri percorsi terapeutici non lasciano nulla al caso. Oltre che fisioterapisti, siamo anche osteopati ed esperti nella riabilitazione del pavimento pelvico. La nostra esperienza, la nostra curiosità, la voglia di imparare e il nostro continuo aggiornamento ci permettono di offrire trattamenti creati su misura, sicuri, flessibili e adattabili rispettando l’unicità della persona e scegliendo via via il metodo più adeguato, rispettando le indicazioni del medico specialista (chirurgo in caso di intervento chirurgico del lipedema) e il feedback che riceviamo dalla paziente.
Tra i vari trattamenti che somministriamo (sottolineando ancora una volta che ogni paziente è unica) troviamo:
– Drenaggio Linfatico Manuale
– Bendaggio elastocompressivo
– Attività fisica sotto bendaggio
Per saperne di più su queste tecniche, consigliamo di leggere l’articolo precedente “Approccio fisioterapico dopo la chirurgia del lipedema”.
Le tecniche di massaggio e di bendaggio possono essere adeguate e adattate ogni volta, in base alle condizioni cliniche della paziente e ai segni e sintomi che rileviamo durante la valutazione e durante il percorso terapeutico.
MH FISIO è uno dei migliori centri per il trattamento del lipedema.
Come già spiegato nell’articolo precedente a questo (“Approccio fisioterapico dopo la chirurgia del lipedema”), la chirurgia del lipedema rappresenta finora l’unico trattamento con risultati effettivi e duraturi, anche se non è la cura definitiva del lipedema. Al momento non esiste una cura specifica per il lipedema. La chirurgia, con alcune tecniche specifiche per questa patologia, permette di rimuovere molto grasso “lipedematoso” ed auspica a un rallentamento della malattia.
I nostri percorsi terapeutici prevedono il trattamento pre e post operatorio.
Prima dell’intervento chirurgico, seguendo le indicazioni del medico chirurgo, si eseguono dai 3 ai 5 trattamenti di drenaggio linfatico manuale.
L’equipe di cui facciamo parte da indicazione alle pazienti di indossare un indumento elastocompressivo a trama piatta (seconda classe) sia prima che dopo l’intervento. Questo, insieme al linfodrenaggio, permette al chirurgo di rimuove il tessuto adiposo in maniera più agevole.
Dopo 48 ore dall’intervento si riprendono i trattamenti drenanti (3-4 volte a settimana, ma possono variare in base alle condizioni della paziente e alle indicazioni del chirurgo). La paziente toglie le calze compressive per fare il trattamento e poi le ri-indossa una volta terminata la seduta. Dopo l’intervento la paziente deve indossare l’indumento elastico sia di giorno che di notte. Per questo viene istruita all’igiene e alla cura personale. Si consiglia di lavare l’indumento elastico durante la seduta di fisioterapia, o in momenti in cui la paziente può restare sdraiata. I primi trattamenti vengono effettuati a domicilio, per la difficoltà a spostarsi, il dolore e l’alterazione della sensibilità.
Una paziente subito dopo l’intervento e dopo un mese e mezzo.
– Ridurre l’edema
– Velocizzare il recupero post-operatorio
– Recuperare mobilità articolare
– Rendere la paziente autonoma il prima possibile
Durante le sedute, controlliamo lo stato delle cicatrici e deli ematomi e aggiorniamo il chirurgo regolarmente.
Per le prime due o tre settimane i trattamenti hanno una frequenza media di 3-4 volte a settimana e si riducono con il migliorare delle condizioni.
Le pazienti si sottopongono a più interventi nell’arco di un anno e la fisioterapia aiuta ad accorciare i tempi di recupero tra un intervento e l’altro.
Una volta recuperata l’autonomia, la paziente viene da noi istruita per mantenere le sue condizioni, attraverso esercizi specifici prima assistiti e poi fatti da sola a casa.