Il lipedema è una condizione cronica poco conosciuta che colpisce prevalentemente le donne, caratterizzata dall’accumulo anomalo di tessuto adiposo nelle gambe e, talvolta, nelle braccia, con una sproporzione tra la parte superiore ed inferiore del corpo.
Questa malattia non solo provoca un evidente inestetismo, ma è anche fonte di dolore e pesantezza, aggravati spesso da gonfiore e una sensazione di tensione nei tessuti interessati. Di difficile diagnosi, spesso medici e professionisti lo scambiano erroneamente per obesità o linfedema.
Trattamento del lipedema
Trattare il lipedema è fondamentale per migliorare la qualità di vita di chi ne soffre. L’approccio terapeutico è multidisciplinare e la diagnosi precoce è fondamentale per intraprendere da subito il percorso migliore.
Ricevere una diagnosi di lipedema può essere una liberazione, perchè finalmente si ha la possibilità di dare un nome ai propri segni e sintomi, ma può anche mettere in difficoltà chi la riceve, perchè non si sa a chi rivolgersi e cosa fare.
Nella società odierna, dove la forma è più importante del contenuto, essere affette da lipedema non rappresenta solo una serie di difficoltà fisiche.
L’immagine corporea, il rapporto con il proprio corpo, non accettarsi per come si è, sentirsi a disagio e non andare in spiaggia, vergognarsi sono sensazioni e vissuti spesso presenti nelle pazienti.
Queste sofferenze sono spesso aggravate dalla difficoltà nel trovare un aiuto concreto, per cui subentra il senso di colpa e la paura di essere sbagliate.
Alla base di tutto ciò ci sono la disinformazione e la poca conoscenza, soprattutto di medici e professionisti sanitari ai quali le pazienti si rivolgono senza trovare risposte.
Il lipedema è una malattia riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Gennaio 2022). Per molto tempo è stata confusa con altre patologie o con abitudini sbagliate. Le pazienti hanno provato regimi alimentari improvvisati e poco sani, con conseguente peggioramento della loro condizione.
Negli ultimi anni l’interesse e la ricerca sul lipedema da parte di medici e operatori sanitari sono aumentati. L’approccio multidisciplinare prevede:
- il trattamento fisioterapico, con terapia manuale e bendaggi
- l’elastocompressione
- l’attività fisica adeguata
- la nutrizione
- il supporto psicoterapeutico
- l’educazione all’autogestione
In questo articolo parleremo dell’importanza di un corretto approccio nutrizionale. Un errore che le pazienti spesso raccontano di aver commesso è quello di improvvisare diete trovate online o eliminare alcuni alimenti perché ritenuti dannosi. Le conseguenze di queste scelte sono dannose.
Seguire le mode non è utile in ambito nutrizionale.
Ogni persona è diversa e il piano alimentare e terapeutico va impostato tenendo presenti tante variabili (come l’età, l’attività fisica, l’attività lavorativa, le eventuali gravidanze, la menopausa, lo stadio della malattia e molte altre).
Non esiste un unico tipo di alimentazione per chi soffre di lipedema. E’ soggettivo ed è fondamentale rivolgersi a professionisti esperti in questa malattia. Il fai-da-te non funziona in questo caso.
Dieta Chetogenica: è la soluzione corretta?
A questo proposito ci teniamo a sottolineare che la famosa dieta chetogenica non è adatta a tutte. Vediamo bene di cosa si tratta.
La dieta chetogenica è un protocollo nutrizionale che prevede una drastica riduzione dell’assunzione di carboidrati con una elevata assunzione di grassi e un normale consumo di proteine.
Lo scopo è quello di stimolare il corpo a utilizzare i grassi come fonte di energia al posto dei carboidrati. La dieta chetogenica non è una dieta iperproteica!
Il campo di applicazione per questo tipo di alimentazione è ampio (diabete, obesità, sindrome dell’ovaio policistico, cefalee, patologie neurodegenerative).
Nel lipedema la dieta chetogenica:
- riduce l’infiammazione e lo stress ossidativo
- migliora dell’assetto ormonale
- migliora il metabolismo
- favorisce la riduzione del peso
- riduce il dolore
- previene e riduce la fibrosi
- migliora la qualità della vita
Ma c’è un ma! La dieta chetogenica è un percorso impegnativo, che richiede organizzazione, ma anche consapevolezza! Se è vero che con poco tempo, aderendo al piano alimentare, si perdono chili e centimetri, è vero anche che la dieta chetogenica va gestita con attenzione e seguita in maniera precisa e spesso è difficile da portare avanti nel lungo periodo.
Per questo è fondamentale stabilire il piano terapeutico con un professionista specializzato e sceglierlo in base alle caratteristiche della paziente.
Oltre alla chetogenica esistono altri approcci nutrizionali altrettanto validi che possono essere adottati da chi soffre di lipedema:
- la dieta mediterranea modificata
- la dieta paleo
- la carnivore diet
- la RAD Diet (rare adipose disorder diet)
Il protocollo RAD prevede una riduzione dell’apporto di carboidrati ed un aumento del consumo di frutta e verdura, uova, pesce e carni bianche, legumi e grassi “buoni” come frutta a guscio e olio extravergine di oliva.
In ogni caso è fondamentale prestare attenzione alla qualità dei cibi e anche all’assunzione di integratori come vitamine e sali minerali per supportare le diverse funzioni dell’organismo e riequilibrare i sistemi compromessi.
Adottare un regime alimentare tenendo presenti tutte le caratteristiche della paziente porta a un miglioramento generale dell’energia e del benessere. La malattia infatti può portare spesso a fatica e letargia. Migliorare i livelli di energia può incoraggiare un maggiore impegno in attività fisica.
Infine, il miglioramento sotto il profilo psicologico che deriva dal controllo attivo della propria salute non può essere sottovalutato. Per chi vive con una condizione cronica come il lipedema, osservare miglioramenti tangibili può avere un impatto positivo sulla salute mentale. Migliorando l’autostima e riducendo lo stress associato al dolore e alla propria immagine, l’approccio multidisciplinare offre un valido supporto emotivo.
E’ importante consultare medici e dietisti specializzati nel trattamento del lipedema per personalizzare il regime alimentare e garantire che tutte le necessità nutrizionali siano soddisfatte mentre si perseguono questi benefici.
Fonte: “Lipedema it’s not your fault!” Giovanna Pitotti con Sara Vincenti
